domenica 7 maggio 2017

Dolomiti da paura

La sostanza del male, di Luca D'Andrea, edito da Einaudi è un thriller. Non è questo un genere che frequento, non avevo più letto nulla di simile dopo le duemila pagine della trilogia del Millennium di Stieg Larsson. Mi sono avventurato in questo romanzo anch'esso abbastanza voluminoso attratto, non lo nego, dall'ambientazione in uno scenario (reale) e in un paese (immaginario) delle Dolomiti.
Il meccanismo del thriller è ben congegnato: la lettura ti tiene inchiodato al libro e si gira sempre pagina per sapere come va a finire, Qualche volta l'autore la spara un po' grossa, però l'inverosimile è sempre sfiorato e una logica c'è sempre. Si arriva all'ultima pagina col fiato sospeso. L'io narrante è un americano che ha sposato una ragazza originaria dell'Alto Adige e si trasferisce per un periodo nel paesino originario di lei: qui resta ossessionato da un atroce delitto di cui furono vittime, trent'anni prima, tre ragazzi del luogo nelle misteriose e terrificanti gole del Bletterbach. Il protagonista dovrà tenere nascoste le sue indagini alla moglie, inquieta e sospettosa, e alla loro bimba, spiritoso contrappunto alla drammaticità del racconto. Più di questo non si può dire, il resto è tutto da scoprire nelle oltre quattrocento pagine del libro.
Si può parlare invece degli ingredienti che ne fanno una storia di montagna. Innanzi il libro narra le vicende del soccorso alpino cominciate alcuni decenni prima; poi c'è un drammatico incidente di montagna e quel senso di colpa che perseguita chi ne è sopravvissuto: il paese non perdona chi è tornato vivo. Una storia già sentita tante volta nella realtà. C'è poi la diffidenza di un piccolo paese chiuso tra le montagne verso un americano troppo ficcanaso e la vecchia, risaputa avversione verso i Welschen, gli stranieri cioè gli italiani. Molto interessante è anche la descrizione della festa di San Nicolò, quando il paese viene invaso dai Krampus, i diavoli, una presenza inquietante fino all'intervento risolutivo del santo. Tra le pagine si avvertono anche i cambiamenti che il turismo ha portato a questa comunità negli ultimi trent'anni. Ce ne sono di aspetti che caratterizzano questo romanzo come un libro di montagna! Di certo non ultimo la descrizione della natura e soprattutto delle paurose gole del Bletterbach: qualcosa di agghiacciante succede nelle sue grotte. Un brivido corre tra le Dolomiti.
Un libro che avremo presto nella nostra biblioteca.

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