domenica 21 maggio 2017

Nuovi titoli in biblioteca

Sono arrivati nuovi libri, grazie al budget messo a disposizione dal CAI e ai consigli degli amici che mi hanno aiutato nella scelta.
Le otto montagne di Paolo Cognetti, edito da Einaudi, è un libro di cui si è parlato e si parla ancora molto, non fosse altro perché è un finalista dello Strega. Ne ho scritto anche io su questo blog.Chi non l'ha ancora letto ora può prenderlo in prestito. Mi sono sentito via e-mail con Cognetti: mi ha promesso e ripromesso che sarà da noi per una prossima serata, quando i suoi impegni glielo consentiranno. Sarebbe una meravigliosa occasione per noi. Ora, in previsione della finale dello Strega di tempo ne ha ben poco. Continuo a sperare che venga, magari in autunno.
Ho scritto anche di La sostanza del male di Luca D'Andrea, ed. Einaudi, nel post qui sotto oppure a questo link. Ora il libro è finalmente disponibile sui nostri scaffali.
Restando in tema di gialli di montagna abbiamo ora tre romanzi di Enrico Camanni, editi da Vivalda: La sciatrice, L'ultima Camel blu e Il ragazzo che era in lui. Il protagonista è Nanni Settembrini, capo del soccorso alpino di Courmayeur; le vicende sono romanzate ma su solide basi di conoscenza di montagna da parte dell'autore. Il primo l'ho letto in quattrequattrotto: c'è l'azione, il mistero, un intrigante profilo dei personaggi, il Monte Bianco. La lettura va via veloce e piacevole. Gli altri due non li ho ancora letti ma mi riprometto di farlo.
Sono arrivati poi tre libri di Mario Rigoni Stern. Ne abbiamo già altri tre (Il sergente nella neve, Arboreto salvatico e Stagioni) però ci sono buone ragioni per averne degli altri di colui che è stato uno dei più apprezzati scrittori italiani del Novecento e non solo di montagna. La scelta ci è sembrata obbligata perché molto probabilmente avremo nostro ospite in autunno Giuseppe Mendicino, autore di una corposa biografia sullo scrittore di Asiago: ne ho scritto qui. Invito tutti a leggere o rileggere Rigoni Stern, in previsione di questa serata che sarà molto ricca di contenuti. Abbiamo scelto: Amore di confine, una raccolta di quarantaquattro brevi racconti tra guerra e vita sull'Altopiano; i Racconti di guerra, una testimonianza da non dimenticare, permeata dell'etica del Sergente; Trilogia dell'Altipiano è la raccolta di tre romanzi brevi che, in successione, raccontano la storia della comunità dei Sette Comuni dalla fine dell'Ottocento allo scoppio dell'ultima guerra; il primo romanzo La storia di Tönle è forse il più bello di questo autore.
Squisitamente alpinistico è Cometa sull'Annapurna di Simone Moro, edito da Corbaccio; l'alpinista di alta quota racconta della salita del 1997 a questo ottomila, terminata in tragedia, da cui tornò miracolosamente vivo ma che non lo fece rinunciare alle scalate estreme.
Di tutt'altro stampo è invece Il silenzio di Erling Kagge, edito da Einaudi. L'autore è un esploratore norvegese che ha raggiunto il Polo Sud in solitaria, dopo aver raggiunto altri due punti estremi del globo: il Polo Nord e la cima dell'Everest. Si domanda cos'è il silenzio, dove si trova e perché è più importante che mai e si dà trentatré risposte. Il libro mi incuriosisce ma ho fatto appena in tempo a iniziarlo: si legge senza grosse difficoltà ma richiede di ragionarci su.
Infine un film: Solo di Cordata – esplorando Renato Casarotto, di Davide Riva, film vincitore del premio miglior film al Bansko FF2016 e miglior film italiano al Trento FF2016. Il DVD include 20 muniti di video extra e un libro interno con importanti scritti.








domenica 7 maggio 2017

Dolomiti da paura

La sostanza del male, di Luca D'Andrea, edito da Einaudi è un thriller. Non è questo un genere che frequento, non avevo più letto nulla di simile dopo le duemila pagine della trilogia del Millennium di Stieg Larsson. Mi sono avventurato in questo romanzo anch'esso abbastanza voluminoso attratto, non lo nego, dall'ambientazione in uno scenario (reale) e in un paese (immaginario) delle Dolomiti.
Il meccanismo del thriller è ben congegnato: la lettura ti tiene inchiodato al libro e si gira sempre pagina per sapere come va a finire, Qualche volta l'autore la spara un po' grossa, però l'inverosimile è sempre sfiorato e una logica c'è sempre. Si arriva all'ultima pagina col fiato sospeso. L'io narrante è un americano che ha sposato una ragazza originaria dell'Alto Adige e si trasferisce per un periodo nel paesino originario di lei: qui resta ossessionato da un atroce delitto di cui furono vittime, trent'anni prima, tre ragazzi del luogo nelle misteriose e terrificanti gole del Bletterbach. Il protagonista dovrà tenere nascoste le sue indagini alla moglie, inquieta e sospettosa, e alla loro bimba, spiritoso contrappunto alla drammaticità del racconto. Più di questo non si può dire, il resto è tutto da scoprire nelle oltre quattrocento pagine del libro.
Si può parlare invece degli ingredienti che ne fanno una storia di montagna. Innanzi il libro narra le vicende del soccorso alpino cominciate alcuni decenni prima; poi c'è un drammatico incidente di montagna e quel senso di colpa che perseguita chi ne è sopravvissuto: il paese non perdona chi è tornato vivo. Una storia già sentita tante volta nella realtà. C'è poi la diffidenza di un piccolo paese chiuso tra le montagne verso un americano troppo ficcanaso e la vecchia, risaputa avversione verso i Welschen, gli stranieri cioè gli italiani. Molto interessante è anche la descrizione della festa di San Nicolò, quando il paese viene invaso dai Krampus, i diavoli, una presenza inquietante fino all'intervento risolutivo del santo. Tra le pagine si avvertono anche i cambiamenti che il turismo ha portato a questa comunità negli ultimi trent'anni. Ce ne sono di aspetti che caratterizzano questo romanzo come un libro di montagna! Di certo non ultimo la descrizione della natura e soprattutto delle paurose gole del Bletterbach: qualcosa di agghiacciante succede nelle sue grotte. Un brivido corre tra le Dolomiti.
Un libro che avremo presto nella nostra biblioteca.